Elon Musk è un tipetto più unico che raro.
Un genio, molti dicono. Uno che rende possibile l’impossibile, uno che ha provato che tutti quelli che gli dicevano “non può essere fatto” e “non ce la farai mai” si sbagliavano.
Ma l’abilità di Elon Musk è frutto di una sua genialità impossibile da emulare da noi “comuni mortali” o è, almeno in parte, conseguenza di un modo di pensare che si può imparare?
Nel momento in cui ci diciamo che una persona di successo è un genio, la poniamo su un altro livello rispetto a noi e cominciamo a considerarla impossibile da raggiungere. Diventa persino inutile cercare di capire come fa, perché teniamo per sottinteso che noi non potremmo mai fare lo stesso.
Trovo che questo sia un errore. E se è vero che magari non diventerai mai un miliardario-inventore-filantropo, è invece vero che c’è tanto da imparare osservando gli altri.
Nuove informazioni ci permettono di migliorarci in modi che non avevamo mai neppure immaginato. Invece di dire “è un genio” e chiuderla lì, preferisco porre la domanda: cosa c’è da imparare?
Indice
Ma chi è Elon Musk?
Facciamo un passo indietro per mettere le cose nel giusto contesto.
Elon Musk nacque in Sud Africa e non ebbe un’infanzia semplice. Elon descrive il padre come “evil”, malvagio, e subì il bullismo per tutto il suo percorso scolastico.
A 17 anni decise di spostarsi in Nord America sfruttando la cittadinanza canadese ereditata dalla madre. Il padre non approvava, per cui non gli diede appoggio economico e gli disse che avrebbe fallito e che nel giro di tre mesi sarebbe tornato indietro.
Elon arrivò in Canada con duemila dollari, una borsa piena di libri e uno zaino di vestiti. Per un anno vagò per il Canada lavorando in un’azienda agricola e in una segheria. Poi si iscrisse alla Queen’s University e poi all’Università della Pennsylvania dove prese una laurea in fisica e una in finanza.
Fu accettato a Stanford per un dottorato di ricerca sui super condensatori, ma era l’estate del 1995 e Elon sapeva che Internet stava per esplodere. Aveva un’idea per un’azienda Internet e così, dopo soli due giorni dall’inizio dell’anno accademico, decise di lasciare Stanford e fondare con il fratello la sua prima azienda: Zip2, che divenne la prima azienda a portare mappe e indicazioni stradali online.
Zip2 e le pagine gialle
Al momento di fondare Zip2, Elon Musk aveva 110 mila dollari in debiti universitari e tremila dollari in contanti, che investì nell’azienda.
Non avendo soldi per affittare sia un ufficio che un appartamento, lui e il fratello dormivano nell’ufficio e facevano la doccia nella palestra locale. L’unico computer che avevano faceva da server durante il giorno mentre di notte Elon usava lo stesso computer per codificare e costruire la tecnologia dietro Zip2.
Nei primi tempo, quando andavano a cercare fondi dalle aziende che producevano le pagine gialle, il prodotto che Zip2 intendeva rimpiazzare, Elon e il fratello venivano accolti con alzate di sopracciglio e indifferenza. Famoso un episodio in cui un dirigente di una di queste aziende gli lanciò addosso un volume delle pagine gialle dicendo “credete di poter mai sostituire questo?”.
Quattro anni dopo, Zip2 fu venduta alla Compaq per oltre 300 milioni di dollari. Elon si trovò con 22 milioni di dollari in tasca.
Da PayPal ai razzi nello spazio
Elon Musk però non era soddisfatto. Motivato dal costruire qualcosa di significativo invece che dal denaro, trovava che la tecnologia che aveva costruito per Zip2 non era stata sfruttata correttamente e che le potenzialità dell’azienda non erano state davvero espresse.
Fondò allora X.com un’azienda di finanza online, la prima del suo genere, che si fuse poco dopo con un’altra azienda, Confinity, per formare PayPal. Sembra incredibile oggi, ma PayPal fu votata nel 1999 come una delle 10 peggiori idee di business dell’anno.
Elon Musk e gli altri fondatori di PayPal vendettero l’azienda a eBay nel 2001 per oltre un miliardo di dollari. Elon si ritrovò in tasca 180 milioni di dollari.
A questo punto Elon avrebbe potuto comprarsi un arcipelago in qualche nazione del Pacifico e vivere trastullandosi di margaritas e spiagge per il resto della vita.
Invece fondò SpaceX, un’azienda di razzi per andare nello spazio.
Persino i suoi amici più cari temettero che fosse impazzito.
SpaceX e Tesla
Tutti gli dissero che non avrebbe funzionato. Solo un governo, con miliardi di denaro pubblico a disposizione, poteva riuscire ad andare in orbita. Per cercare di convincerlo a rinunciare, uno dei suoi amici più vicini gli fece guardare un medley di razzi che esplodevano.
Un anno dopo co-fondò Tesla, un’azienda di auto elettriche con la missione di accelerare la transizione del mondo verso l’energia rinnovabile, quello che Elon Musk ritiene essere il più grave problema del secolo. L’idea di un’auto elettrica fu all’epoca bocciata dall’intera industria automobilistica come stupida e impossibile.
Oggi SpaceX vale oltre 30 miliardi di dollari, lancia il razzo più potente in attivo e l’unico razzo che può atterrare ed essere riutilizzato. Si prepara quest’anno a mandare per la prima volta astronauti verso la Stazione Spaziale Internazionale, sta costruendo Starlink, la più grande costellazione di satelliti mai lanciata, e Starship, un razzo ancora più grande, a basso costo e completamente riutilizzabile con l’ambizione di atterrare su Marte nel giro di pochi anni.
Tesla oggi vale oltre 100 miliardi di dollari, ha quattro fabbriche, conta di circa 50 mila dipendenti e sta spingendo l’intera industria automobilistica verso l’elettrificazione.
Elon Musk non si è fermato
Visto che apparentemente SpaceX e Tesla non bastavano, Elon ha fondato altre due aziende. Una è The Boring Company, che Elon ha fondato nel 2016 perché stufo del traffico infernale di Los Angeles e che ha come scopo abbattere il costo della costruzione di tunnel per il trasporto di massa. L’altra è Neuralink, un’azienda che ha lo scopo di unire cervello e computer, inizialmente per curare malattie come l’Alzheimer, ma sul lungo periodo per scongiurare il pericolo che l’intelligenza artificiale generale renda l’umanità irrilevante…
Si capisce perché Jon Favreau mandò Robert Downey Jr. da Elon Musk per prendere ispirazione prima di girare il primo film di Iron Man!
Il “come” e il “perché”
La vera domanda da porsi, in tutto ciò, non è solo “come fa?”, ma anche “perché lo fa?”.
Questi risultati incredibili non sono arrivati senza difficoltà. Tesla ha rischiato la bancarotta nel 2008, nel 2009, nel 2013 e nel 2018. I primi tre lanci di SpaceX fallirono e l’azienda quasi morì nel 2008, anno in cui Elon dovette investire tutto ciò che aveva per sperare di salvare le aziende e rischiò di perdere tutto.
Per stare dietro ad entrambe le aziende Elon Musk lavora 80 ore alla settimana con picchi oltre le 100 ore settimanali quando ci sono problemi. Recentemente, durante un’intervista, ha dichiarato che l’ultima volta che si è preso un’intera settimana di vacanza è stato nel 2000, quando quasi morì di malaria e in ospedale non c’era la connessione Internet.
Come fa a fare tutto ciò che fa? E perché invece di continuare a farsi il mazzo non si compra un ranch in Texas e non se ne sta tranquillo a giocare a golf?
Il significato
Partiamo dalla seconda domanda. Chi glielo fa fare?
Osservando le sue azioni la risposta è evidente: il significato. In più interviste ha raccontato di come da ragazzo ebbe un momento di crisi in cui si chiese quale fosse il significato della vita. Lesse Nietzsche e Schopenhauer, ma il libro che gli diede la risposta fu Guida galattica per autostoppisti. Il contenuto filosofico del libro è che la cosa più difficile da trovare non è la risposta, ma la domanda. Una volta che la domanda viene espressa correttamente, la risposta è la parte più facile.
“Sappiamo che la risposta è l’Universo. Qual è la domanda?” – Elon Musk
La ricerca della domanda non può esistere senza la coscienza e la consapevolezza umana, per cui l’umanità deve essere protetta e resa il più possibile capace di espandere la sua conoscenza.
“Perché ti alzi al mattino? Perché vuoi vivere? La vita non può essere solo una serie di problemi da risolvere.” – Elon Musk
Le azioni seguono il significato
Le azioni di Elon Musk hanno perfettamente senso se si comprende qual è la motivazione alla base del suo ragionamento. Tesla serve per risolvere il cambiamento climatico e proteggere così il futuro dell’umanità. SpaceX è necessaria perché l’umanità possa un giorno andare “là fuori tra le stelle” a cercare domande e risposte.
“Non sto cercando di essere il salvatore di nessuno. Voglio solo alzarmi al mattino e non essere triste.” – Elon Musk
Si parla tanto di motivazione e di vivere al massimo la propria esistenza, ma la chiave per farlo è il significato. Se ciò che fai non ha significato, perché ti dovresti alzare al mattino?
È facile dire “si va beh ma lui è un miliardario”, più difficile è immaginare di dedicarsi anima e corpo a qualcosa. Questo comporta rischi, duro lavoro e avere una pletora di critici che si rallegrano quando fallisci.
Perché dovresti farti avanti? Perché ciò che dà soddisfazione non sono le comodità, ma il significato, e il significato si trova attraverso l’azione.
Elon Musk è un esempio estremo. Il significato non deve essere per forza ambizioso come “portare la vita su un altro pianeta”. Le dimensioni dello scopo non importano, basta che uno scopo ci sia.
Ragionare dai principi primi
Sì, va bene, ma come fa?
Nel tempo molte persone glielo hanno chiesto. Una delle risposte che Elon dà è che le persone non pensano dei principi primi, ma per analogia. Anziché andare all’essenza delle cose e risalire con il ragionamento da lì, le persone tendono a prendere la scorciatoia dell’analogia: gli altri fanno così, ho sempre fatto così, tutti sono d’accordo che bisogna fare così e quindi faccio così anch’io.
Ragionare per analogia è molto utile nella vita di tutti i giorni perché permette di fare la cosa giusta senza sprecare tempo a pensarci su. Perché quando ti vesti indossi le mutande? Ti è stato insegnato che si fa così, tutti fanno così e dunque fai così anche tu. Ma non è che sei stato lì a pensare e analizzare alle ragioni per cui bisogna indossare le mutande e se le mutande sono effettivamente il modo ideale di ottenere il risultato. Quando vuoi fare qualcosa, copi dagli altri e poi fai dei piccoli adattamenti sulle tue personali necessità.
Ragionare per analogia vs. ragionare dai principi primi
Ragionare per analogia permette di risparmiare tempo ed energie. Non saresti in grado di arrivare alla fine della giornata senza questa scorciatoia, ma funziona bene solo quando il problema è già stato sperimentato da altri ed esiste quindi una saggezza collettiva affidabile da cui attingere.
Ma quando vuoi fare una cosa per la prima volta, quando sei il pioniere e ti trovi davanti all’ignoto, ragionare per analogia fallisce miseramente.
Come puoi costruire un aereo in un mondo in cui nessun aereo ha mai volato? Se ragioni per analogia penserai che è impossibile, perché nessuno l’ha mai fatto.
Razzi che atterrano
Quando Elon Musk decise di produrre un razzo in grado di atterrare dopo essere stato lanciato anziché essere gettato come accade con ogni altro razzo, persino gli ingegneri della NASA dissero che era un folle e che non ci sarebbe mai riuscito.
Ragionavano per analogia: dati i razzi a disposizione, data la tecnologia e le restrizioni esistenti, fare un razzo riutilizzabile era impossibile.
Elon ragionò per principi primi. “Se voglio un razzo riutilizzabile, che caratteristiche deve avere?” Dopo aver identificato le caratteristiche si chiese: “queste caratteristiche violano le leggi della fisica? Se no, vuol dire che è possibile costruire un razzo con quelle caratteristiche”.
Dato che la risposta era che le leggi della fisica permettevano in teoria un razzo del genere, Elon mise al lavoro gli ingegneri di SpaceX per sviluppare le tecnologie necessarie per crearlo davvero. Non fu facile, ed ebbero svariate esplosioni spettacolari lungo la strada, ma oggi SpaceX riesce a far atterrare due razzi insieme in un balletto sincronizzato.
Il software con cui la tua mente funziona
Essere intelligenti è importante, ma altrettanto importante è avere il giusto “software”. Pensa alla tua mente come se fosse un computer. Anche il più potente computer non può funzionare bene se è pieno di programmi inutili e di virus.
Questa analogia non è altro che un modo diverso di dire che devi imparare come esprimere le tue potenzialità. Se non esprimi tutte le tue potenzialità è perché alla tua mente manca un programma, o c’è un programma di scarsa qualità, o un virus che blocca la tua mente dal completare un’azione o dal vedere una soluzione.
Se l’hardware è dato alla nascita, il software si può cambiare e migliorare. Pensare dai principi primi significa non essere bloccati dalle tue attuali convinzioni e invece determinare prima di tutto ciò che vuoi e poi ragionare su come ottenerlo.
È un modo di approcciarsi ai problemi completamente diverso. Elon è maestro nel vedere le cose per ciò che sono veramente e ragionare da lì.
31 anni e 180 milioni di dollari
A 31 anni, dopo aver venduto PayPal, Elon si trovò con 180 milioni di dollari e con una domanda: cosa fare?
Il ragionamento per analogia avrebbe detto: qualunque cosa tu faccia, non correre il rischio di perdere i tuoi soldi. Inoltre, sei bravo a costruire aziende Internet perché questo è ciò che hai sempre fatto, dunque dovresti continuare a farlo. E poi hai 31 anni, è troppo tardi per imparare qualcosa di completamente nuovo e rischiare di fallire.
Ma Elon Musk ragionò per principi primi e si chiese: “cosa mi interessa fare?” Fare un’altra azienda Internet non gli interessava più. Aveva iniziato perché voleva dare il suo contributo alla crescita Internet, ma adesso, nel 2001, c’era moltissimo talento che si stava dedicando a Internet.
Per aumentare la conoscenza e la consapevolezza umana, Internet era un grande progetto a cui partecipare. L’esistenza di Internet permetteva per la prima volta alle persone di comunicare istantaneamente e avere accesso all’intera conoscenza umana da ogni angolo del globo, mentre prima le informazioni dovevano viaggiare da una persona all’altra, come per osmosi. Internet era l’umanità che costruiva il proprio sistema nervoso. Ma nel 2001 Internet non aveva più bisogno di Elon.
La conoscenza e lo spazio
Se lo scopo è aumentare le capacità dell’umanità di espandere la propria consapevolezza dell’Universo, allora è fondamentale che l’umanità impari a viaggiare nello spazio. Ma nel 2001 i programmi della NASA per andare su Marte erano naufragati e la tecnologia spaziale stava declinando anziché migliorare.
Elon Musk decise allora che la cosa più significativa che potesse fare era fondare un’azienda aerospaziale e cercare di cambiare le cose.
Il ragionamento per analogia e il pensiero collettivo urlavano di non farlo. Elon non sapeva nulla di razzi, non aveva mai costruito nulla nel mondo degli atomi, ciò che conosceva era il mondo dei bit. Avrebbe perso tutti i suoi soldi, tutti avrebbero detto che era un pazzo e gli avrebbero riso dietro.
In un’intervista Elon descrisse così il suo ragionamento: “i razzi sono sempre stati costosi, dunque in futuro i razzi saranno sempre costosi. Ma non è vero. Se dici, di cosa è fatto un razzo? Alluminio, titanio, rame, fibra di carbonio. Qual è il costo di questi materiali? Mettiamo che tu abbia il materiale sul pavimento e con una bacchetta magica potessi organizzare gli atomi nella forma di un razzo a costo zero, quale sarebbe il costo del razzo? Veramente basso, intorno al 2% del costo dei razzi.
Il costo sta in come il materiale viene riordinato, quindi dobbiamo capire come riorganizzare gli atomi nella giusta forma in maniera più efficiente. Organizzai una serie di incontri con esperti, alcuni dei quali lavoravano per grandi aziende aerospaziali, per cercare di capire se c’era un inghippo che mi sfuggiva. Non ne trovai. Non sembravano esserci ulteriori limitazioni. Quindi fondai SpaceX”.
Il “segreto” di Elon Musk
La storia, la saggezza collettiva e i suoi amici gli dicevano una cosa, ma il suo ragionamento dai principi primi gliene diceva un’altra. Elon Musk fondò SpaceX con i suoi stessi soldi perché aveva calcolato di avere solo 10% di probabilità di successo. La missione era abbattere drasticamente il costo dell’accesso allo spazio così da aprire la possibilità all’umanità di diventare multi planetaria.
“Se quello che vuoi fare è importante, lo fai anche se le probabilità di riuscita non sono in tuo favore.” – Elon Musk
Questa, e le altre imprese di Elon Musk, non sono solo il frutto della sua intelligenza. Il risultato è creato dal modo in cui ragioni e dal tuo agire puntando a uno scopo preciso che ha per te un significato profondo.
Ascoltando svariate interviste con Elon Musk, ho scoperto molti altri concetti interessanti, ad esempio come fare guerrilla marketing https://blog.inbreve.biz/guerrilla-marketing o come organizzare le persone in modo che tutti vadano nella stessa direzione https://blog.inbreve.biz/struttura-organizzativa/.
È impressionante come pochi concetti davvero significativi possano cambiare la tua visione del mondo e portarti a fare le domande giuste.
Articolo ideato e scritto da Francesca Rossi di Inbreve.biz