Guadagnare con un prodotto che supera i test di mercato e che piace ai clienti è già molto difficile vista la sfrenata concorrenza e il rapido cambiamento ormai presente in qualsiasi settore.
Figuriamoci diventare RICCHISSIMI (PLURIMILIARDARI) con un qualcosa che inizialmente è bocciato da tutto e tutti!
La prima regola che viene insegnata ad aspiranti imprenditori, manager, product designer, venditori è: di “fare al meglio” ciò che i potenziali clienti vogliono e, magari, di superarne anche le aspettative.
Questa secondo me, è anche una delle principali regole per il successo in tutti gli ambiti: SODDISFARE BISOGNI.
Come sempre “esiste l’ eccezione che conferma la regola”, questa incredibile storia ce lo dimostra e ci insegna 5 IMPORTANTISSIME LEZIONI di BUSINESS e di vita (presenti nel riassunto “prendi e porta via” a fine articolo):
C’è un uomo che, con tutti gli iniziali test di mercato contro ( il risultato di questi,infatti , era un netto ” FA SCHIFO”), con ben 3 anni di burocrazia contraria, con 800 mila euro di debiti nel primo anno di attività ha avuto la tenacia e la forza di credere ancora nel suo prodotto, di non mollare la sua nitida visione del futuro e di ANDARE AVANTI, cambiando e innovando le regole del MARKETING!
Quest’ uomo ha ora un patrimonio netto stimato in circa 5 miliardi (5 mila milioni per intenderci) di dollari e il suo nome è Dietrich Mateschitz!
Ai più, questo nome (impronunciabile) non dirà nulla. Infatti rilascia poche interviste e cerca di stare il più lontano possibile “dal gossip”.
Ma questo Austriaco,ricordato dai compagni più per la sua voglia di far festa e divertirsi che di studiare, oggi 70enne, è uno degli imprenditori di MAGGIOR SUCCESSO degli ultimi 20 anni!
Lui ha inventato QUESTA!
Si, proprio la RED BULL e tutto il mondo che, oramai, ci gira intorno (eventi estremi, record e primati mondiali, squadre di calcio, 3 team da corsa, proprietà immobiliari dai valori esorbitanti ecc..).
Chi, prima di una partita, o di una lunga sessione di studio, o mixata con vodka in discoteca non ha bevuto l’ energy drink n.1 al mondo?!?
Il signore Austriaco, a dire il vero non la ha proprio inventata…ha preso una cosa già esistente e la ha “adattata” al mondo occidentale, essendo il primo uomo a lanciare e commercializzare in Europa e America l’ energy drink.
La storia del nostro eroe inizia nei primi anni ’80. Dietrich è un manager affermato nel marketing, ramo dentifrici. Gira il mondo cercando di convincere i grossi clienti che i prodotti della sua azienda sono migliori della concorrenza (e ci riusciva abbastanza bene).
Durante un viaggio ad Hong Kong nota su un settimanale locale che tra i maggiori contribuenti del Giappone non figura Mr. ” Toyota” , bensì un certo “signor Taisho” produttore della bevanda “Lipovitan“. Così Mateschitz inizia ad interessarsi al mercato delle energy drink, già molto sviluppato in Asia, ma sconosciuto in Europa.
Inizia ad esserne un consumatore abituale e ne testa gli effettivi benefici. In Thailandia le energy drink erano già vendutissime in tutti i locali e per strada come tonici ed energizzanti per sportivi, lavoratori e studenti.
Il sogno del nostro eroe è sempre stato avere una impresa tutta sua e tutte le circostanze sembrano portarlo verso la strada delle energy drink: un licenziatario della azienda per cui lavora ha il controllo di una società che produce proprio bevande energetiche dal nome “Kratundaeg” (Trad. “acqua rossa di bufalo”).
Nel 1984 così abbandona il posto sicuro e ben retribuito da manager e si mette in società col Thailandese Chaleo Yovidhya . I due investono rispettivamente 500 mila dollari.
Mateschitz adatta il sapore ai gusti occidentali con l’ aggiunta di anidride carbonica e zucchero.
Sviluppa un packaging innovativo (la lattina allungata era una gran novità), sceglie nome, marchio e motto (dopo moltissime prove) .
Ci vogliono ben 3 anni di attesa perchè la Redbull possa essere commercializzata in Europa. Infatti le autorità Austriache vogliono test scientifici che ne provino la sicurezza. La Red Bull è considerata quasi una droga poichè contiene una quantità di caffeina superiore ad una tazza di caffè e contiene taurina, un amminoacido che si ritiene stimoli metabolismo, circolazione sanguigna e sistema nervoso.
I primi test di mercato sono inoltre UN DISASTRO COMPLETO. Queste le parole del nostro STRAORDINARIO PROTAGONISTA: “La gente non apprezzava il gusto, il logo, il nome. Ma nemmeno questo riuscì a fermarmi: perchè è proprio la controversia che può mantenere un prodotto vivo“.
Mateschitz così, con un team di venditori, batte l’ Austria a tappetto, presentandosi in tutti bar e locali. Ma il primo bilancio si chiude nettamente in rosso, con oltre 800 mila euro di perdite!
A questo punto il 99,99 % delle persone (e sicuramente anche io) avrebbe abbandonato visti l’enorme stress subito: anni e anni di “sbattimenti” per avere le licenze, un posto da manager abbandonato, indagini di mercato che bocciavano nettamente il prodotto e 800 mila euro in perdita solo il primo anno. (IN PRATICA NELLA M**DA FINO AL COLLO).
Ma l’ Austriaco non si abbatte: ” Non c’è mercato per il nostro prodotto. LO CREEREMO NOI! “
Non si scoraggia e raccoglie altri soldi per continuare. La sua visione del futuro è troppo nitida e chiara: il suo prodotto SFONDERA’.
Studia un piano marketing innovativo e rivoluzionario. Capisce che la bevanda deve stare il più vicino possibile al mondo dei giovani, delle feste e degli sport estremi. Così inizia ad utilizzare una comunicazione trasgressiva e anticonvenzionale: spot pubblicitari virali, belle hostess a bordo di una Mini Cooper personalizzata Red Bull, sponsorizzazione di atleti “estremi” e record mondiali, organizzazione di eventi unici nel suo genere.
Il Motto “Red Bull ti mette le ali” è uno dei più famosi ed efficaci motti aziendali di tutti i tempi!
La strategia INGRANA e i numeri infatti iniziano a dargli ragione in quanto le vendite, poco a poco, iniziano ad aumentare esponenzialmente.
Sciatori e discotecari sono i primi ad accorgersi delle proprietà della bevanda e iniziano a proporla alle feste con vodka o jegermeister.
Le vendite crescono in Austria, Ungheria, Germania e Inghilterra. Al terzo anno di attività gli utili decollano con vendite superiori al milione di lattine al giorno in diversi paesi.
Successivamente prova a sbarcare negli Stati Uniti dove, anche qui, non c’ è mercato e inizia proprio dalla California. L’inizio anche in questo caso non è facile. Ma alla fine, con la ormai rodata strategia, il successo è clamoroso! Tanto da far entrare nel settore delle energy drink colossi del calibro di Coca-Cola.
Fa nascere UN MERCATO CHE NON ESISTEVA!
Il resto è storia e la strada tutta in discesa…
Il primo uomo a paracadutarsi dalla stratosfera
La cosa più incredibile di tutte… è che la bevanda non è coperta DA NESSUN BREVETTO o ALCUN SEGRETO INDUSTRIALE ( “La ricetta” è facilissima da replicare). “Ha solo trovato il modo di venderla come nessun’ altro”.
Chi compra la Red Bull non compra infatti una energy drink, compra un mondo.
Il nostro “impavido eroe” oggi lavora solo 3 giorni a settimana, possiede una flotta di elicotteri, velivoli acrobatici e aereoplani da guerra. Ha comprato un’ immensa proprietà dalla famiglia Forbes nelle isole Fiji, poi un resort. Ha comprato 2 squadre di calcio, 2 scuderie Formula 1 e 1 Nascar.
A lui, “le ali” la Red Bull gliele ha messe davvero ! 😀
Io sono un consumatore abituale di Red Bull e devo ammettere che quella marcia in più l’ avverto (quando ne abuso, invece, ansia e insonnia vanno con i “controfiocchi”) . Per esempio durante la stesura di questo articolo una l’ ho bevuta. 😉
Questa meravigliosa storia secondo me ci insegna 5 importanti lezioni:
TAKE HOME MESSAGES
“TAKE HOME MESSAGES” di
“Come essere RICCHISSIMI con 1 COSA “che FA SCHIFO A TUTTI”. UNA STORIA PAZZESCA.”
1- La visione dell’ obiettivo deve essere la più nitida e precisa possibile se si vogliono superare le difficoltà e avere successo .
2- Non mollare mai (se pensi con convinzione che “al di là del muro ci sia l’Eden”) .
3- Una novità può anche essere importata e adattata.
4-Un buon prodotto non basta. Bisogna SAPERLO COMUNICARE.
5-Bisogna sempre essere pronti ad adattarsi al decorso degli eventi con innovazione e fantasia .
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